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domenica 25 agosto 2013

Radicali Liberi

Il Tuo Viaggio al Tuo Prezzo!
Si definisce radicale libero una specie molecolare contenente uno o più elettroni spaiati.
La presenza di uno o più elettroni spaiati conferisce a tali specie molecolari (atomi o molecole) un’alta reattività.
Per sapere se una specie chimica dà radicali liberi, bisogna conoscerne la configurazione elettronica.

H = 1 s1
L’idrogeno ha un elettrone spaiato nell’orbitale s ed è pertanto un radicale libero.

O2 (Ossigeno singoletto – 16e) = 1 s2, 2 s2, 2 p6, 3 p4

Gli orbitali atomici, interagendo tra loro durante la formazione della molecola, generano un ugual numero di orbitali molecolari.
Gli orbitali molecolari si distinguono in:
  1. Orbitali molecolari leganti, se i due elettroni che entrano in compartecipazione soggiornano più a lungo nella parte centrale della molecola;
  2. Orbitali molecolari anti-leganti, se i due elettroni soggiornano più a lungo nella regione opposta (esternamente).

Gli orbitali molecolari leganti si distinguono a loro volta in:
-          σ, quando la sovrapposizione dei due orbitali avviene lungo lo stesso asse;
-          π, quando la sovrapposizione dei due orbitali avviene su assi paralleli.

Gli orbitali molecolari anti-leganti si distinguono in:
-          σ*
-          π*

Per cui due orbitali s (uno per ogni atomo) generano un orbitale legante σ s ed un orbitale anti-legante σ*s. Così come sei orbitali p (tre per ogni atomo) generano sei orbitali molecolari: due orbitali σ x (uno legante ed uno anti-legante), due orbitali π y (uno legante ed uno anti-legante) e due orbitali π z (uno legante ed uno antilegante).


L’O2 si qualifica come radicale libero perché possiede due elettroni spaiati, ognuno localizzato su un diverso orbitale π* anti-legante.

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